martedì 11 settembre 2012

Triplo sogno

Hanno detto che è il miglior Camilleri mai uscito: mi auguro di no, io spero sempre che il migliore sia sempre il prossimo, altrimenti perché continuare a leggerlo?
Comunque sia, è costruito splendidamente, raffinato, elegante, con tre indagini che si dipanano assieme ed una serie di debiti che cominciano ad essere pagati: il Maestro di Porto Empedocle comincia a tirare le fila della saga di Vigata ed a tagliare alcuni rami secchi.
Ancora una volta, come da parecchio tempo a questo parte,  un Montalbano ormai cinquantino ha più problemi dalla vita privata che dai criminali (quasi tutti di mezza tacca, per la verità) che affronta tra una porzione di pasta incasciata ed un assaggio di profumatissime triglie al pomodoro.
E insomma, mi pare ovvio che non vi racconto come va a finire un romanzo giallo, anche sui generis, quindi leggete ed apprezzate.
Ne vale la pena.

mercoledì 5 settembre 2012

Lo scrittore di Cuvio


Altro bozzetto di genere su quel ramo del lago di Como regalatoci da Andrea Vitali, che più va avanti più affina la sua capacità di raccontare, anche se prima o poi esaurirà l'elenco di nomi di battesimo impossibili da affibbiare ai suoi personaggi.
Anche stavolta la storia è sottilissima, quasi di carta velina: il giovane più o meno bruciato, la passione carnale per l'esuberante straniera bionda negli anni cupi del fascismo e della fondazione dell'Impero, il ritrovamento di un tesoro che consente di sperare nella fuga dalla soffocante realtà e scatena piccole e grandi cupidigie, il carabiniere neopapà che sacrifica la licenza alle indagini, ma meravigliosamente arricchita da una folla di protagonisti e comprimari tratteggiati con le loro idiosincrasie e caratteristiche fisiche.
Piero Chiara è ancora lontano, ma si sta avvicinando.