mercoledì 5 settembre 2012

Lo scrittore di Cuvio


Altro bozzetto di genere su quel ramo del lago di Como regalatoci da Andrea Vitali, che più va avanti più affina la sua capacità di raccontare, anche se prima o poi esaurirà l'elenco di nomi di battesimo impossibili da affibbiare ai suoi personaggi.
Anche stavolta la storia è sottilissima, quasi di carta velina: il giovane più o meno bruciato, la passione carnale per l'esuberante straniera bionda negli anni cupi del fascismo e della fondazione dell'Impero, il ritrovamento di un tesoro che consente di sperare nella fuga dalla soffocante realtà e scatena piccole e grandi cupidigie, il carabiniere neopapà che sacrifica la licenza alle indagini, ma meravigliosamente arricchita da una folla di protagonisti e comprimari tratteggiati con le loro idiosincrasie e caratteristiche fisiche.
Piero Chiara è ancora lontano, ma si sta avvicinando.

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