sabato 6 agosto 2011

Il battito delle ali


Allora: vampiri, animali mannari (lupi e non solo), mostri di ogni genere, ed una ragazza che per sua ammissione porta la 44 ed è alta più o meno un metro e mezzo, ammazza i vampiri ed ha un rapporto complicato con un vampiro ed un lupo mannaro: non riesco ad immeginare la sua pagina facebook.
Insomma, ho letto uno dei libri del ciclo di Anita Blake, la sterminatrice, che è andata via dal Midwest e si trova nel Nuovo Messico, alle prese con i miti aztechi (anche se si dovrebbe dire mexica) ed altri avversari in carne ed ossa, che fanno comunque la stessa brutta fine.
Attenzione, se il sangue vi disturba lasciate perdere, anche perrché la farfalla del titolo è Itzpapalotl (mi pare si scriva così), ovvero Farfalla di Ossidiana. Molto poetico, ma è il nome della dea mexica che personificava il coltello con il quale i sacerdoti mesoamericani sventravano le vittime per offrirne il cuore alle divinità del loro Pantheon.
La signora Hamilton scrive quasi più in fretta di quanto io riesca a leggere, per la verità, e man mano che va avanti piazza nuove trappole per il lettore: qui c'è una scena di sesso omosessuale maschile non consenziente esplicito, ma siccome si tratta di vampiri c'è anche molto sangue che scorre - sì, proprio da lì, deve fare male; scorrendo in libreria l'ultimo, ho trovato ancora qualche ulteriore passo avanti.
E poi c'è la violenza, visto che la signorina va in giro con un arsenale che neanche un assaltatore della Col Moschin, e lo sa usare, e si circonda di colleghi molto poco raccomandabili.
Insomma, rischia di prendervi, quindi andate in libreria con una testa d'aglio in tasca.

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