martedì 27 dicembre 2011

Anche gli angeli mangiano cannoli

E' un altro Camilleri senza.  Posso dirlo? Da qualche tempo a questa parte, Camilleri senza Montalbano è addirittura meglio, forse il commissario impersonato da Luca Zingaretti è arrivato in fondo alla sua parabola, forse il Maestro si è stancato di scrivere gialli senza sangue, o forse, ancora, la ricerca delle radici in una Sicilia passata (inizio del secolo scorso) che non passa mai lo stimola senza di più.
Voglio dire, qui ci sono i preti non proprio raccomandabili, i nobili ed i borghesi che seguono il vento meglio che in Coppa America, un ufficiale dei Carabinieri che assomiglia tanto a Carlo Alberto Dalla Chiesa (ma finisce meglio, non vi preoccupate) e, ovviamente, la mafia.
E c'è un giornalista che, non fosse perché adesso è su tutti i giornali, ricorda un po' Giorgio Bocca.
No, non vi racconto la storia, anche perché la rovinerei, e comunque non vi preoccupate anche se siete nordici: il siciliano scritto è comprensibilissimo, ormai dovreste averci fatto l'abitudine.
Una buona notizia, per concludere: per la Befana aspettiamo una nuova raccolta di racconti, ed a primavera un nuovo romanzo.  Hasta Camilleri siempre.

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